Centraline della rete comunale, un po’ di chiarezza

I misuratori della qualità dell’aria della rete comunale, rilevatori di inquinamento atmosferico da agenti chimici e da elettrosmog, altrimenti detti ‘centraline’, risultano spente e non funzionanti, come risaputo, dallo scorso mese di marzo.

La riaccensione delle centraline (il cosiddetto revamping), dopo il prolungato periodo di disattivazione, è già oggetto di una specifica istanza rivolta dall’assessore all’Ambiente Tina Luciano ad ARPA Puglia. L’assessore ha anche avanzato richiesta, alla medesima ARPA, di esplicitare le condizioni per l’affidamento del servizio di gestione e validazione dati nell’ambito di una Convenzione tra Comune di Modugno e ARPA. In parole povere, l’amministrazione modugnese ha chiesto un preventivo per la riattivazione complessiva del sistema di monitoraggio della qualità dell’aria. Si deve però precisare che le centraline di proprietà comunale non rientrano nella rete regionale e come tali lascerebbero irrisolto il problema della ufficialità dei dati anche dopo il loro ripristino. Ciò di cui l’amministrazione richiede garanzia è che i dati rilevati dalle centraline e validati da ARPA abbiano carattere di ufficialità e siano utilizzabili ai fini di qualunque azione di risanamento ambientale.

Per maggior chiarezza, per questa amministrazione non è sufficiente che le centraline siano funzionanti: occorre che i dati rilevati siano ufficialmente riconosciuti per poter intraprendere azioni a tutela della salute dei cittadini.