DALLA PROVINCIA DI BARI ANCORA UNA PROROGA A TERSAN PUGLIA, ALTRI 90 GIORNI PER METTERE A NORMA I SUOI IMPIANTI.

L’ ASSESSORE AMBIENTE DEL COMUNE DI MODUGNO, TINA LUCIANO: “Ci auguriamo che questa sia l’ultimissima proroga e serva a eliminare l’odore molesto che rende irrespirabile l’aria di Modugno. Basta proroghe inutili. Gli odori molesti ledono il diritto dei cittadini di Modugno ad avere un’aria respirabile. Non soltanto il compostaggio dei rifiuti è un superiore interesse pubblico,
anche i diritti dei cittadini di Modugno lo sono.

Lo capiscano finalmente la Tersan e la Provincia di Bari

tersan

Ancora una proroga di 90 giorni (tre mesi) è stata concessa dalla Provincia di Bari alla società di compostaggio Tersan Puglia per mettere a norma i suoi impianti, e fare in modo che cessi di provocare disagi alla popolazione di Modugno con la pervasività del ‘cattivo odore’ nell’aria, aria resa sovente irrespirabile dal trattamento cui l’azienda sottopone la frazione organica dei rifiuti di un gran numero di comuni pugliesi. La proroga è stata concessa in base ad una conferenza di servizi tenuta dopo che la Provincia stessa, sulla base di una pesante relazione portata a compimento da Arpa Puglia, in conseguenza delle pressanti sollecitazioni del Comune di Modugno per la risoluzione della questione, ha fatto una diffida a Tersan perché l’azienda metta a regola i suoi impianti entro il 30 giugno. Arpa Puglia nella sua relazione – che risale al marzo scorso – affermava tra l’altro che i livelli ‘odorigeni’ delle lavorazioni di Tersan “sono tali da poter determinare molestia per la popolazione esposta” e che le “criticità riscontrate” sono tante. “Le criticità alle quali Tersan deve porre riparo, secondo quanto ha rilevato Arpa, sono numerose – ha detto tra l’altro l’assessore all’ambiente, Tina Luciano, in conferenza di servizi – e il disagio per la popolazione di Modugno è veramente grande. Per questo, la concessione della proroga deve essere finalizzata da Tersan non a prender tempo ma al reale raggiungimento di un risultato definitivo: la scomparsa degli odori molesti. La relazione Arpa è puntuale e circostanziata e ci permette di mettere bene in chiaro che tutto il flusso, dall’inizio alla fine, deve essere messo a punto. Nonostante le proroghe, non si può più tollerare molestie ai cittadini: siamo stati comprensivi per ragioni oggettive, legate all’occupazione e alla gestione dei rifiuti ma anche la qualità della vita dei cittadini di Modugno è questione di interesse pubblico”.

Tersan Puglia si estende su un’area di 75.000 metri quadrati a poche centinaia di metri dall’abitato di Modugno e tratta fino a 600 tonnellate al giorno di rifiuti organici tramite un impianto di compostaggio unico in Puglia per volumi, capacità di trattamento e bacino di riferimento: oggi recupera annualmente circa l’80 per cento della frazione organica dei rifiuti organici provenienti dalle raccolte differenziate dei Comuni della provincia di Bari e gran parte di quelli provenienti da vari altri Comuni della Puglia. Il processo di biodegradazione a cumuli rivoltati, che si è sempre svolto a cielo aperto, da decenni provoca rilevanti disagi alla popolazione di Modugno. Dal 2009 è stata avviata la copertura delle aie di compostaggio rifiuti e la realizzazione di biofiltri: il loro avvio a regime tuttavia viene sempre rinviato per le continue proroghe chieste e ottenute dall’azienda. Ancora nel marzo scorso, tra le ‘criticità’ rilevate da Arpa Puglia c’era proprio la scopertura di alcune aie e la mancata efficienza del sistema di abbattimento della ‘puzza’ dei rifiuti concentrati nello stabilimento per produrre compost. Veniva infatti sottolineato nella relazione di Arpa che ‘’concentrazioni rilevanti [di odore] sono state trovate nell’area adiacente il piazzale 1, dove è presente un’ampia area scoperta del capannone in cui viene stoccato il materiale in maturazione” e che “elevate concentrazioni [di odore] sono state determinate in quota in prossimità dello sbocco del camino: ciò evidenzia un insufficiente dimensionamento e/o efficienza del sistema di abbattimento [della ‘puzza’] in uso”.

“Quel che si attende oggi da Tersan – dice il sindaco Nicola Magrone – è che si adegui ormai ai suoi standard di grande azienda e liberi finalmente Modugno da questa cappa irrespirabile. Non ci sono più scappatoie: questa proroga, l’ennesima che viene concessa, deve essere l’ultima e Tersan, che è ben in grado di farlo, la usi per liberarsi e liberarci definitivamente da questo problema”. “Il dato secondo il quale l’aumento delle percentuali di raccolta differenziata in tutta la Regione renderà sempre più cruciale il ruolo della società che si occupa del compostaggio della frazione umida è preoccupante – sottolinea l’assessore Luciano – poiché tende a privilegiare e considerare di interesse pubblico la sola gestione dei rifiuti, dimenticando che gli odori molesti, che sono aumentati significativamente negli ultimi giorni, ledono il diritto dei cittadini di Modugno ad avere un’aria respirabile. E’ certamente vero che la questione dei rifiuti riveste un interesse pubblico, ma è anche vero che incidere così profondamente sulle nostre esistenze attraverso l’aria che respiriamo è in uguale misura una questione di interesse pubblico. Per questo continueremo a chiedere con decisione un’aria finalmente respirabile. E la otterremo”