Governo in confusione prepara ricompensa per amministrazioni che aumentano le tasse

Comunicato dell’amministrazione Magrone:

L’esecutivo Letta pasticcia sempre di più e partorisce un meccanismo che vara maggiori risorse per i Comuni che hanno imposto un’IMU più elevata

Con il decreto legge n. 133/2013, il Governo ha stabilito che, per quei Comuni che abbiano deciso di operare aumenti sull’aliquota base IMU (fissata al 4×1000), lo stesso aumento sarà rimborsato dallo Stato per il 60 %, mentre resterà a carico dei cittadini il residuo 40% (da pagare entro il 16 gennaio 2014).

Il Comune di Modugno, in maniera molto corretta e ben prima dei tardivi pronunciamenti governativi sul pagamento o meno della tassa sulla prima casa (IMU), non solo NON ha operato alcun aumento sull’aliquota base del 4×1000 ma, mantenendo quella al 3×1000, ne ha addirittura applicato una più bassa. E ancora: moltissimi altri comuni in Italia, diversamente da Modugno, per far quadrare i conti senza aumentare l’aliquota base IMU, hanno dovuto tagliare servizi o aumentare le addizionali IRPEF.

Altri comuni, invece, i più ‘furbi’, hanno imposto aumenti, anche fino al massimo consentito, sull’aliquota base IMU, confidando nel rimborso da parte dello Stato qualunque fosse l’aliquota applicata.

Ebbene, oggi, con la decisione di rimborsare per il 60 % i Comuni che hanno alzato l’aliquota base IMU, lo Stato finisce col premiare, nei fatti, chi aumenta la pressione fiscale, mentre penalizza invece le amministrazioni che si sono prodigate per chiudere i bilanci minimizzando l’esposizione al rischio dei cittadini in balia di una politica tributaria, quella condotta dal Governo centrale, del tutto allo sbando.

È evidente che quella posta in essere dal Governo si configura come un’operazione iniqua, lesiva dei principi di eguaglianza tra tutti i cittadini e tutti gli amministratori. Per questa ragione l’amministrazione modugnese condivide l’iniziativa dei “SINDACI VIRTUOSI”, la quale, “per confermare il principio di equità e di giustizia distributiva delle risorse pubbliche”, chiede che le risorse stanziate dallo Stato per la copertura degli aumenti dell’aliquota IMU, siano destinate al Fondo di Solidarietà nazionale e ripartite quindi tra i Comuni più virtuosi  (e tra questi  c’è sicuramente Modugno) o, in alternativa, che le stesse risorse siano utilizzate per la riduzione del ‘cuneo fiscale’.