MODUGNO, IL DISAGIO SOCIALE, GLI SCRUTATORI NEI SEGGI ELETTORALI E I METODI CLIENTELARI

copertina opuscoloL’ANNO SCORSO, a Modugno, PER LA PRIMA VOLTA, gli scrutatori da nominare per i seggi elettorali furono scelti per sorteggio, in seduta pubblica, tra i disoccupati e gli studenti. Lo decise l’amministrazione del Sindaco Magrone, accogliendo una richiesta fatta da ‘Fratelli d’Italia’, come iniziativa di solidarietà sociale, contro la crisi e le povertà vecchie e nuove. Il criterio seguito dalla amministrazione Magrone, di fatto, servì anche a sottrarre la nomina degli scrutatori a una GESTIONE PARTITICO-CLIENTELARE dei posti da scrutatore riesumata dal Parlamento nel 2005/2006. 

QUEST’ANNO non sarà così, per le elezioni del 31 maggio prossimo: la gestione delle nomine torna ai metodi clientelari. Infatti, la commissione elettorale del Comune di Modugno (costituita da ex consiglieri comunali, già tutti accasati – per le prossime elezioni – NELLE LISTE DELLE COSIDDETTE COALIZIONI DI CENTROSINISTRA) ha deciso di sorteggiare tra i disoccupati i 3/4 degli scrutatori. E il quarto restante? evidentemente sarà scelto direttamente dagli ex consiglieri, che – comunque – hanno DIRITTO DI SCELTA anche tra i sorteggiati.
La legge, infatti, stabilisce che – anche nelle circostanze nelle quali la ‘nomina’ dovesse venir fatta dopo un sorteggio – è la commissione elettorale comunale (Cec) che procede alla nomina degli scrutatori all’unanimità. Se l’unanimità non è raggiunta, allora ciascun membro della commissione elettorale vota rigorosamente per solo “un nome”, con riferimento a ciascun ufficio elettorale di sezione.

L’anno scorso le domande giunte al Comune da parte di coloro che risultarono in possesso dei requisiti (228) soddisfecero l’intero fabbisogno degli scrutatori (effettivi e supplenti): furono infatti estratti 136 scrutatori effettivi e 65 supplenti, 201 in tutto, per i 34 seggi elettorali del Comune.
QUEST’ANNO si torna, anche se parzialmente, al VECCHIO METODO. Un brutto segnale di una restaurazione in corso. Non ci si può allontanare un attimo anche dai poteri minori che immediatamente si torna indietro.