SOSTEGNO AL REDDITO, LAVORO E DIGNITÀ DELLA PERSONA – PARTONO I CANTIERI DI CITTADINANZA

Occupazione di lavoro per sette cittadini modugnesi che da lunedì 22 febbraio saranno impiegati nella realizzazione del progetto “CuriAMO Modugno”. Venti i cittadini coinvolti in tutto il territorio dell’ambito BA10 (comprende i comuni di Bitetto e Bitritto).
Il Comune di Modugno a capo di uno dei primi ambiti in Puglia a dare effettivo avvio alle attività.servizio03
Il Sindaco Magrone: “Iniziativa molto positiva perché prevede un contributo non passivo: si assicura reddito ai cittadini più bisognosi e il Comune ne riceve in cambio attività di lavoro e collaborazione di utilità sociale. Cantieri di cittadinanza è uno strumento che responsabilizza e restituisce dignità alle persone socialmente fragili”.
Ambito Territoriale BA 10, Modugno-Bitetto-Bitritto – Partono ufficialmente i Cantieri di Cittadinanza, strumento regionale messo a punto per contrastare gli effetti perduranti della crisi economica favorendo il reinserimento sociolavorativo dei disoccupati di lunga durata, giovani e soggetti svantaggiati nell’accesso al mercato del lavoro. Coinvolgono 20 cittadini dell’Ambito Territoriale BA10 (l’organismo politico-istituzionale mediante il quale i tre Comuni, Modugno capofila, gestiscono in forma associata il Piano Sociale di Zona) in attività di vario tipo, all’interno del progetto “Curi-Amo l’Ambito”. I cittadini presteranno la loro attività per 5 ore al giorno per 5 giorni lavorativi a settimana, per 6 mesi. Il Cantiere nel quale saranno impiegati i cittadini di Modugno è denominato “CuriAMO Modugno”, e si occuperà di migliorare la fruizione di alcune strutture pubbliche, come il Cimitero, il Centro Anziani o la Biblioteca del Comune di Modugno, anche con l’estensione oraria di apertura dei servizi. Le attività includeranno inoltre piccole opere di manutenzione del verde pubblico e di cura dell’arredo urbano. Tre tutor (dipendenti comunali) supervisioneranno le loro attività.

manutezL’assessore ai servizi sociali del Comune di Modugno, Rosa Scardigno, presidente delegato del Coordinamento Istituzionale dell’Ambito Ba10, dice: “Prendersi cura del proprio territorio è un dovere nonché un bisogno condiviso e assume tanto più valore quando nasce dalla collaborazione tra amministratori, uffici e cittadini. Con questa finalità sono stati pensati i progetti “Curi-Amo l’Ambito” e “Curi-Amo Modugno”, che vedranno all’opera, al momento, 20 cittadini del nostro Ambito, in condizioni di disagio sociale e ulteriormente provati da un lungo stato di disoccupazione. Si tratta di un progetto innovativo, caratterizzato da un’istruttoria complessa, molto ben gestito dall’Ufficio di Piano, un lavoro svolto in collaborazione con i Servizi Sociali dei Comuni nonché con il Centro per l’Impiego, tanto che il nostro è stato individuato tra gli Ambiti territoriali “virtuosi” durante l’ultima Cabina di Regia Regionale. I progetti valorizzano l’educazione al rispetto del patrimonio pubblico, nonché la sensibilizzazione al verde, a beni e servizi comuni. Tra gli obiettivi formativi per i destinatari, la riduzione del rischio di marginalità sociale ed economica, e lo sviluppo della consapevolezza di essere parte attiva della comunità. Seguiremo lo svolgimento delle attività con attenzione a partecipazione nell’attesa della nuova misura del Reddito di Dignità”.

cantiereI partecipanti ai Cantieri di cittadinanza vi sono stati ammessi con selezione – avvenuta a seguito di avviso pubblico – tra i cittadini residenti a Modugno, Bitritto e Bitetto, inoccupati/disoccupati da almeno 12 mesi e con situazione economica ISEE inferiore ad euro 3.000. Le istanze dichiarate ammesse a beneficio economico – in relazione all’ordine temporale di arrivo delle domande e al limite massimo delle risorse messe a disposizione dalla Regione Puglia (59.600 euro) – sono state 20, di cui sette cittadini residenti nel Comune di Modugno. Questi 20 cittadini, i quali percepiranno un rimborso massimo di 500 euro mensili, svolgeranno le attività previste dal Cantiere per un lasso temporale di sei mesi. Resta a carico degli enti promotori e utilizzatori dei cantieri di cittadinanza la spesa per il trattamento previdenziale, assistenziale e assicurativo. Attualmente sono circa 62 le domande ipoteticamente dichiarabili ammesse, ma che al momento si trovano “in lista d’attesa” a causa della mancanza di fondi.